Nel consumare il nostro pasto abbiamo
modo di assaporare questo microcosmo che è Moderation.
Scopriamo
che Gabriela è identica alla consorte sig. Lizard McFayden, il più grande proprietario terriero della zona, uomo oltremodo influente in città. Trovo
inverosimile che una persona di tratti così unici possa avere sosia,
non senza motivo, sicuramente è una cosa da indagare.
Il cuoco è
cinese e si pone come un buffo sciroccato isterico alle cui minacce
non si da troppo peso, mi viene il dubbio che i paesani non prendano
troppo sul serio nessun cinese in genere.
Lo sceriffo viene a
proporci un lavoro: verificare perché si sono persi i contatti con
le vicine miniere d'argento, la propone come una noiosa missione in
cui preferisce pagare forestieri squattrinati anziché privarsi
dell'insistenza di un paio di vice per qualche giorno.
Incombe
forse qualche minaccia per cui vuole avere tutti gli uomini in città?
È spavaldo, ma non è sciocco, non così tanto da ammetterlo.
Ne
approfitto per punzecchiarlo sul suo fare da spaccone ed ho conferma
che probabilmente i bianchi del posto non prendono sul serio nessuno
che abbia gli occhi a mandorla, userò questa cosa a mio favore, se
necessario.
Accettiamo l'incarico, 10 dollari a testa fanno comodo a tutti
almeno quanto poter essere subito bene accettati dalla comunità,
visto che non ce ne sono altre per miglia e miglia.
Per
raggiungere la miniera ci affidano due cavalli ed un carretto con cui
ci districhiamo in un groviglio di crepacci e canyon tale che è solo
grazie alle capacità di scout di Gabriela che manteniamo la giusta
via.
A poche ora dalla miniera scorgiamo in lontananza degli
avvoltoi volteggiare su qualcosa che ostruisce la via, temendo una
trappola mi butto di soppiatto ad un lato del canalone e affianco il
nostro convoglio nascosto tra le rocce: se vogliono tenderci un
imboscata avranno una sorpresa agrodolce a coglierli alla spalle.